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Dieta e sindrome dell’ovaio policistico (PCOS)

dott.ssa Teresa Coviello • feb 28, 2022

Quadro generale


La PCOS o sindrome dell’ovaio policistico è un disordine endocrino che causa importanti effetti sulla salute della donna sia a livello metabolico che riproduttivo.

Da un punto di vista clinico è caratterizzata dall’ingrossamento delle ovaie, dalla presenza di cisti ovariche multiple e da alterazioni a livello endocrinologico e metabolico quali per esempio iperandrogenismo, resistenza all’insulina e conseguente iperinsulinemia. Ha una prevalenza del 5-10% nelle donne e compare nel periodo adolescenziale rappresentando una delle più comuni cause di infertilità nella donna.


La PCOS si inserisce all’interno di un quadro funzionale più complesso che coinvolge il sistema riproduttivo, il sistema endocrino e il quadro metabolico. In generale l’aumentata concentrazione degli ormoni sessuali maschili (androgeni) è la causa della maggior parte delle manifestazioni tipiche della sindrome quali:


• Irsutismo e eccesso di peluria sul viso e sul corpo

• Acne

• Alopecia androgenetica

• Irregolarità del ciclo mestruale


Esiste una notevole variabilità inter-individuale che porta le donne affette da PCOS a presentare gradi di intensità di queste manifestazioni diverse.


 Sovrappeso-obesità e insulino-resistenza


Sovrappeso e obesità si riscontrano in circa il 50% delle donne con PCOS con una distribuzione del grasso che tende a essere di tipo centrale cioè localizzata a livello addominale e definita obesità di tipo androide.


L’insulino-resistenza , caratterizzata da una resistenza sistemica all’ormone, è una condizione che si presenta nel 40% delle donne con PCOS e che può presentarsi con gradi diversi fino a diabete clinico, dislipidemia mista (LDL alte, HDL basse e trigliceridi alti). Tutti questi aspetti rendono le donne con PCOS soggette a un aumentato rischio di sindrome metabolica.


La presenza di sovrappeso o obesità nelle donne con PCOS determina un peggioramento del quadro clinico sia da un punto di vista metabolico che riproduttivo in quanto l’eccesso di peso porta ad un’aumentata prevalenza di insulino-resistenza, diabete mellito di tipo II, peggioramento del profilo lipidico, maggior rischio di sindrome metabolica e quindi malattie cardiovascolari, maggiore prevalenza di oligomenorrea, amenorrea e infertilità, peggior risposta alle terapie di induzione (minor tasso di ovulazione e concepimento), minor percentuale di gravidanze nelle tecniche di fecondazione assistita con aumentata frequenza di aborti spontanei.


Dieta e attività fisica


Una dieta ipocalorica, la riduzione del grasso corporeo e l’esercizio fisico costante sono assolutamente raccomandati in quanto comportano un miglioramento sia della funzione ovarica sia una normalizzazione del metabolismo glucidico.


Da un punto di vista del trattamento, oltre alla terapia mirata, uno stile di vita sano e attivo e l’eventuale perdita di peso concorrono a tenere sotto controllo il quadro. L’esercizio fisico svolto con regolarità è importante per ridurre la resistenza insulinica, per agevolare la perdita di peso e per migliorare il quadro ormonale. Il miglioramento di tutti questi parametri è utile a ripristinare l’ovulazione e favorire l’effetto dei farmaci utilizzati per l’induzione dell’ovulazione.


Anche una riduzione del 5-10% del peso corporeo e il mantenimento a lungo termine del peso raggiunto rappresenta un vantaggio in termini di salute.


Raccomandazioni dietetiche generali


• Adeguato apporto di fibra tramite frutta e verdura;

• Adeguato consumo di carboidrati integrali (riso, pasta e pane integrali anziché raffinati) con cottura preferibilmente “al dente”;

• Riduzione dell’assunzione di zuccheri semplici e controllato apporto di carboidrati complessi;

• Riduzione dell’assunzione di grassi saturi;

• Preferenza per cotture semplici: cottura al vapore, al microonde, alla griglia, alla piastra, pentola a pressione evitando le fritture e le cotture in padella con olio o grassi aggiunti;

• Controllo dell’indice glicemico dei singoli pasti;

• Adeguato consumo di pesce (fresco o surgelato);

• Controllo del consumo di formaggi;

• Controllo del consumo di affettati la cui scelta è limitata a quelli magri;

 • Adeguato consumo di carne preferibilmente magra e bianca (es. manzo, vitello, pollo, coniglio, tacchino, lonza di maiale, cavallo) eliminando tutto il grasso visibile;

• Adeguato consumo di legumi (ceci, fagioli, piselli, lenticchie, fave..)

• Adeguato consumo di olio extravergine a crudo e/o frutta secca

• Adeguata idratazione giornaliera

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