Nutrizionista

Consulenze nutrizionali per una corretta educazione alimentare 
San Lazzaro di Savena a Bologna

Educazione alimentare come strumento di prevenzione per la tutela della salute individuale e soprattutto per la prevenzione delle principali patologie del nostro secolo: obesità, sovrappeso, patologie cardio vascolari e tumorali
  • analisi dell’alimentazione;
  • analisi della composizione corporea;;
  • misurazione della massa grassa;
  • diete personalizzate.
Il centro si trova a San Lazzaro Di Savena, in provincia di Bologna: rivolgiti alla sede per qualunque informazione sulle visite e i trattamenti proposti, oppure per la tua prenotazione coi medici specialisti.
Contatti

Dott.ssa Teresa Coviello

Nell'ambito della dietoterapia i principali stati patologici clinicamente accertati sono: stati di dislipidemia (ipercolestrolemia, ipertrigliceridemia, sindrome metabolica, steatosi epatica), stati di ipertensione, diabete di tipo 1 e di tipo 2, allergie o intolleranze alimentari (celiachia, intolleranza al lattosio, nichel), malattie infiammatorie croniche (morbo di Chron, rettocolite ulcerosa), disturbi del transito intestinale (alvo stitico o diarroico), endometriosi e sindrome dell'ovaio policistico
  • Breve Presentazione dott.ssa Coviello

    La dr.ssa Maria Teresa Coviello è una biologa nutrizionista. Dopo aver conseguito la laurea triennale in Scienza Biologiche presso l'Alma Mater Studiorum, ha proseguito, presso lo stesso Ateneo, la propria formazione con la laurea magistrale in Biologia della Salute con 110 e lode. Successivamente agli studi universitari si è specializzata in nutrizione tramite un Master di II livello in Alimentazione ed Educazione alla Salute preso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Bologna. Ha poi frequentato la Scuola di Integrazione e Nutrizione (SANIS) presso la sede di Bologna.

    Subito dopo gli studi ha iniziato ad occuparsi di nutrizione ed educazione alimentare avviandosi alla libera professione in collaborazione con varie strutture private. L'obiettivo principale del lavoro è quello di aiutare le persone ad individuare la migliore strategia nutrizionale per raggiungere e mantenere uno stato di benessere psico-fisico.

Rubrica: Donna e Alimetazione

19 apr, 2022
Donna e Carenza Vitamina D: Alimentazione
08 apr, 2022
Donna e Menopausa: Alimentazione
04 apr, 2022
Donna e Allattamento: Alimentazione
25 mar, 2022
Donna e gravidanza: alimentazione
19 mar, 2022
Dieta della fertilità
11 mar, 2022
Donna e Anemia: Alimentazione
03 mar, 2022
Endometriosi
Autore: dott.ssa Teresa Coviello 28 feb, 2022
Quadro generale La PCOS o sindrome dell’ovaio policistico è un disordine endocrino che causa importanti effetti sulla salute della donna sia a livello metabolico che riproduttivo.  Da un punto di vista clinico è caratterizzata dall’ingrossamento delle ovaie, dalla presenza di cisti ovariche multiple e da alterazioni a livello endocrinologico e metabolico quali per esempio iperandrogenismo, resistenza all’insulina e conseguente iperinsulinemia. Ha una prevalenza del 5-10% nelle donne e compare nel periodo adolescenziale rappresentando una delle più comuni cause di infertilità nella donna. La PCOS si inserisce all’interno di un quadro funzionale più complesso che coinvolge il sistema riproduttivo, il sistema endocrino e il quadro metabolico. In generale l’aumentata concentrazione degli ormoni sessuali maschili (androgeni) è la causa della maggior parte delle manifestazioni tipiche della sindrome quali: • Irsutismo e eccesso di peluria sul viso e sul corpo • Acne • Alopecia androgenetica • Irregolarità del ciclo mestruale Esiste una notevole variabilità inter-individuale che porta le donne affette da PCOS a presentare gradi di intensità di queste manifestazioni diverse. Sovrappeso-obesità e insulino-resistenza Sovrappeso e obesità si riscontrano in circa il 50% delle donne con PCOS con una distribuzione del grasso che tende a essere di tipo centrale cioè localizzata a livello addominale e definita obesità di tipo androide. L’insulino-resistenza , caratterizzata da una resistenza sistemica all’ormone, è una condizione che si presenta nel 40% delle donne con PCOS e che può presentarsi con gradi diversi fino a diabete clinico, dislipidemia mista (LDL alte, HDL basse e trigliceridi alti). Tutti questi aspetti rendono le donne con PCOS soggette a un aumentato rischio di sindrome metabolica. La presenza di sovrappeso o obesità nelle donne con PCOS determina un peggioramento del quadro clinico sia da un punto di vista metabolico che riproduttivo in quanto l’eccesso di peso porta ad un’aumentata prevalenza di insulino-resistenza, diabete mellito di tipo II, peggioramento del profilo lipidico, maggior rischio di sindrome metabolica e quindi malattie cardiovascolari, maggiore prevalenza di oligomenorrea, amenorrea e infertilità, peggior risposta alle terapie di induzione (minor tasso di ovulazione e concepimento), minor percentuale di gravidanze nelle tecniche di fecondazione assistita con aumentata frequenza di aborti spontanei. Dieta e attività fisica Una dieta ipocalorica, la riduzione del grasso corporeo e l’esercizio fisico costante sono assolutamente raccomandati in quanto comportano un miglioramento sia della funzione ovarica sia una normalizzazione del metabolismo glucidico. Da un punto di vista del trattamento, oltre alla terapia mirata, uno stile di vita sano e attivo e l’eventuale perdita di peso concorrono a tenere sotto controllo il quadro. L’esercizio fisico svolto con regolarità è importante per ridurre la resistenza insulinica, per agevolare la perdita di peso e per migliorare il quadro ormonale. Il miglioramento di tutti questi parametri è utile a ripristinare l’ovulazione e favorire l’effetto dei farmaci utilizzati per l’induzione dell’ovulazione. Anche una riduzione del 5-10% del peso corporeo e il mantenimento a lungo termine del peso raggiunto rappresenta un vantaggio in termini di salute. Raccomandazioni dietetiche generali • Adeguato apporto di fibra tramite frutta e verdura; • Adeguato consumo di carboidrati integrali (riso, pasta e pane integrali anziché raffinati) con cottura preferibilmente “al dente”; • Riduzione dell’assunzione di zuccheri semplici e controllato apporto di carboidrati complessi; • Riduzione dell’assunzione di grassi saturi; • Preferenza per cotture semplici: cottura al vapore, al microonde, alla griglia, alla piastra, pentola a pressione evitando le fritture e le cotture in padella con olio o grassi aggiunti; • Controllo dell’indice glicemico dei singoli pasti; • Adeguato consumo di pesce (fresco o surgelato); • Controllo del consumo di formaggi; • Controllo del consumo di affettati la cui scelta è limitata a quelli magri; • Adeguato consumo di carne preferibilmente magra e bianca (es. manzo, vitello, pollo, coniglio, tacchino, lonza di maiale, cavallo) eliminando tutto il grasso visibile; • Adeguato consumo di legumi (ceci, fagioli, piselli, lenticchie, fave..) • Adeguato consumo di olio extravergine a crudo e/o frutta secca • Adeguata idratazione giornaliera
dieta e sindrome premestruale
Autore: dott.ssa Teresa Coviello 17 feb, 2022
Uno stile di vita sano, un’alimentazione equilibrata e bilanciata in aggiunta a una regolare attività fisica possono contribuire a ridurre i sintomi della sindrome premestruale.
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